Est modus in rebus
«[...] est modus in rebus sunt certi denique fines, quos ultra citraque nequit consistere rectum.»
«[...] esiste una misura nelle cose; esistono determinati confini, al di là e al di qua dei quali non può esservi il giusto.»
Est modus in rebus — traducibile in lingua italiana con "esiste una misura nelle cose" — è una celebre locuzione latina tratta dall'opera Satire di Quinto Orazio Flacco.
Detta frase viene spesso pronunciata per esprimere la necessità di una saggia moderazione e per richiamare al senso della misura.[1] Sulla base di questo principio è consigliabile per la persona avveduta guardarsi dagli eccessi, facendo attenzione a non incorrere nel troppo o nel troppo poco, oppure ad adottare il giusto modo richiesto dalla situazione.
Il tema della temperanza è stato affrontato con analoghe sentenze anche da altri autori antichi, come Tito Maccio Plauto che nella commedia Poenulus afferma: "Modus omnibus in rebus... optimum est habitu", traducibile in lingua italiana con "In ogni cosa la sua misura, questa è un'ottima abitudine".
La locuzione est modus in rebus è rimasta nel linguaggio comune, tanto da essere frequentemente utilizzata come titolo di articoli giornalistici e opere letterarie. Lo stesso concetto è applicato anche nella locuzione In medio stat virtus (o anche in medio virtus stat).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Est modus in rebus, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 27 dicembre 2020.